Work life balance: l’equilibrio necessario

work life balance

Non ci chiediamo più se è possibile trovare un punto di equilibrio tra lavoro e vita privata, lo riteniamo necessario.

Anche se nel moderno mondo del lavoro e per alcune carriere non è affatto facile conciliare lavoro e vita privata, l’esigenza di trovare soluzioni è oggi un imperativo.

Ormai è una priorità anche per le aziende molte delle quali stanno mettendo in atto vere e proprie misure mirate a promuovere il work life balance.

 

Perché il tema del work life balance è tanto delicato quanto importante?

 

1)perché la cultura moderna ha dimostrato che la stessa produttività ed efficacia lavorativa dipendono da una buona qualità di vita, da condizioni emotive favorevoli e da un ambiente professionale tanto stimolante quanto equo, rispettoso e attento alle esigenze delle persone;

2)perché i nuovi lavoratori, i Millenials e la generazione Z, sono molto differenti dai vecchi lavoratori: incarnano e vivono la rivoluzione digitale, sono aperti e curiosi, sempre a caccia di novità, abituati a confrontarsi con il mondo intero. Sono interessati al lavoro come crescita personale ma non sono disposti a sacrificare la loro vita per il lavoro: più della ricchezza economica cercano gratificazioni e soddisfazioni, vogliono avventure e non intendono trascurare l’amore, le amicizie, lo sport, gli hobbies, i viaggi.

3)perché dal punto di vista umano e sociale è ormai giustamente molto chiaro che la famiglia e le relazioni interpersonali sono ambiti da tutelare e coltivare con presenza e attenzione.

Ecco che la morsa del lavoro, la pressione e lo stress oltre i limiti di tolleranza, gli straordinari senza confini, finiscono per generare solo effetti negativi: sovraccarico, depressione e sindrome da burnout sono un costo insostenibile e nocivo, tanto per i dipendenti che per le aziende.

 

La logica esasperatamente orientata alla performance lavorativa è destinata a tramontare.

I lavoratori più “felici” sono automaticamente più motivati e più produttivi.

 

Per un sano bilanciamento tra lavoro e vita privata, non solo è decisivo il rapporto tra le due aree, ma anche la qualità individuale di ciascuna. Ovviamente si tratta di trovare un equilibrio, non di sminuire l’importanza del lavoro. E così le politiche culturali e le possibilità del progresso devono tendere da un lato ad Aziende sensibili al fattore umano dall’altro a dinamiche collettive che favoriscano il benessere nelle sfere private.

 

Uno dei punti chiave delle moderne concezioni è la giusta quantità di lavoro soddisfacente e appagante.

 

Questo chiarisce moltissimo, in termini di percezione di felicità. Tendenzialmente i lavoratori vogliono innanzi tutto sentirsi percepiti e trattati con dignità. Poi si aspettano un ambiente di lavoro sano e sicuro, un clima sereno e collaborativo, valutazioni di merito e possibilità di evoluzione.

L’aspetto pratico è rilevante e si misura da tutte le condizioni psico-fisiche nelle quali la persona è posta a lavorare: dall’efficienza organizzativa, all’atmosfera a una serie di piccoli e grandi interventi di attenzione (comodità delle postazioni di lavoro, adeguatezza degli strumenti, ecc.).

Millennials e generazione Z sono particolarmente sensibili a benefits e privilegi aziendali: dalla palestra all’asilo nido interno, dai corsi di formazione a occasioni ricreative e di aggregazione.

Ma le ricompense indispensabili, al di là dei premi economici, sono le gratificazioni garantite in elogi, opportunità di carriera, partecipazione attiva a progetti speciali, incentivi all’intraprendenza.

Affinché poi, oltre al lavoro, ci sia abbastanza tempo per la vita privata e/o familiare, il datore di lavoro ha una serie di opzioni.

Dove è possibile si attivano forme di home office, altrove si allarga la prassi degli orari di lavoro flessibili.

Non solo. Laddove il lavoratore ha più scelta per quanto riguarda il godimento di permessi o la pianificazione di periodi di vacanza o di pause studio, aumenta notevolmente la sua possibilità di contemperare bisogni lavorativi e vita privata. A giovarsene sono serenità e rendimento.

Del resto, le Aziende dinamiche e innovative (pensate al fronte creativo), quelle impegnate per l’ambiente o nel sociale, quelle all’avanguardia in settori sensibili o tecnologici, quelle che offrono al personale esperienze extra-lavorative (eventi, viaggi), hanno particolare appeal.

In sostanza anche valori forti condivisi o situazioni stimolanti favoriscono una percezione positiva del lavoro e si riflettono in maniera altrettanto positiva sulla vita personale.

 

Stefano Pigolotti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *