Sotto l’ombrellone arriva l’ispirazione

Le idee non arrivano quando ne andiamo a caccia. Fateci caso. La nostra creatività è sollecitata da qualcosa che capita all’improvviso, da un’associazione mentale che scatta tra i nostri pensieri e qualcosa che vediamo, da quello che ci capita di ascoltare.

 

L’ispirazione non dà preavvisi.
(Gabriel García Márquez)

 

Spesso l’ispirazione fa capolino nel relax. Quando siamo a spasso con il cane, quando abbiamo scelto una tranquilla e lenta colazione al bar leggendo il giornale. Succede perché non siamo focalizzati su un problema, non ci stiamo tormentando su una situazione, non abbiamo tutte le energie indaffarate a sbrigare incombenze. L’ispirazione trova terreno fertile quando la mente è libera di viaggiare, di captare, di elaborare.

Se potete concedervi una sosta vacanziera, godervi la spiaggia e l’ombrellone, navigare nella vita a ritmi più sereni, facilmente potreste dunque essere colti da un’ispirazione!

Nella fase di “dolce far niente” la nostra immaginazione diventa fervida e audace. Perché?

 

Perché sotto l’ombrellone non disattiviamo la nostra capacità di recepire e pensare, anzi, favoriamo un suo processo più libero e dinamico.

Non siamo sotto pressione, siamo in un posto diverso dal solito, siamo circondati da voci e volti nuovi. Tutto ciò, che già può fornirci stimoli importanti, è amplificato dalla nostra condizione emotiva. Siamo meno tesi, meno stanchi, meno preoccupati e questo rende molto più fluido l’approccio agli input. In vacanza siamo tutti più facilmente di buon umore, no? Questa è un’ottima base per essere sintonizzati con quello che facciamo, scopriamo, sentiamo. Non solo. Non siamo al lavoro, quindi non abbiamo una tabella di marcia, un dovere da adempiere, un risultato da afferrare…e allora ecco che balenano nella mente piccole e grandi ispirazioni.

 

Possiamo aiutare il caso?

Sicuramente l’atteggiamento con il quale viviamo il nostro tempo sotto l’ombrellone influisce sulle possibilità di essere colti da un guizzo di genio, da un’idea, da un’ipotesi interessante.

 

Avvantaggiamo l’accensione della lampadina se:

1)ascoltiamo chi è con noi e tutte le conoscenze che ci capita di fare;

2)leggiamo un buon libro o ascoltiamo musica;

3)visitiamo il paese che ci ospita e osserviamo le sue peculiarità;

4)ci lasciamo tentare dal cibo del posto o da un’usanza differente dalle nostre;

5)ci ritagliamo qualche spazio per lunghe camminate senza meta, con la curiosità che scivola verso l’orizzonte, accarezza i luoghi e le cose;

6)ci divertiamo con qualche attività inconsueta: dal beach volley alle serate strampalate con l’animatore carico di inventiva.

 

Questo e tutto quello che ancora può offrirci la nostra pausa estiva sotto l’ombrellone, inclusi l’enigmistica di rito, i tuffi, il castello di sabbia, le escursioni in barca, sollecita una parte di noi sopita o arrugginita, sveglia ragionamenti e illuminazioni tenuti troppo a lungo a bada, attiva il nostro pensiero laterale.

Proprio nel pensiero laterale, in un inconsueto punto di vista, da un’angolazione meno annebbiata dallo stress, peschiamo alternative e innovazioni. E allora a briglie sciolte, davanti a qualcosa di folgorante o alla più piccola delle inezie, ecco che si fa strada pure l’ispirazione.

La combinazione vincente di relax e antenne curiose genera lo state of mind perfetto per lasciarsi ispirare da una parola, da un dettaglio, da uno scorcio.

Le nostre risorse, non distratte da mille impegni, sono finalmente a nostro disposizione!

 

Stefano Pigolotti

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