Quanto investi su te stesso?

Quanto investi su te stesso: una domanda spesso scomoda ma sempre necessaria.

Necessaria a te, necessaria ad esempio a chi ti vuole valutare per un incarico, per un lavoro, per un premio.

Spesso lamentiamo una carriera che non decolla, un lavoro che non ci ripaga abbastanza, una situazione che ci sta stretta. Lamentiamo il fatto, in sostanza, che gli altri non ci riconoscano qualcosa.

Sembriamo incompresi, maltrattati, sfortunati.

Può essere che la vita, come talvolta si dice, sia ingrata.

Ma nella maggior parte dei casi dimentichiamo di interrogarci su quanto facciamo noi per gli obiettivi cui aspiriamo.

Quando parliamo di realizzazione personale sovente diamo l’impressione di dipendere da qualcuno o qualcosa che esaudisca i nostri desideri, intercetti le nostre capacità, omaggi i nostri meriti.

Se è necessario ottenere il riconoscimento degli altri, di ciò che facciamo, delle qualità che abbiamo, è però altrettanto necessario avere noi per primi consapevolezza del nostro reale valore e poi lavorare per esprimerlo compiutamente e correttamente.

È difficile provare rispetto per qualcuno che non si rispetta. È difficile provare ammirazione per qualcuno che non si adopera per il suo cammino personale.

 

Tempo, energie e attenzioni per sé sono dunque indispensabili.

Sono davvero un investimento redditizio.

 

Per migliorare la qualità della nostra vita probabilmente non ci sono altre strade.

Se vogliamo un maggior benessere fisico, curiamo la nostra alimentazione, facciamo attività fisica, dedichiamo le giuste ore al sonno. Analogamente, se vogliamo miglioramenti nelle relazioni, nella vita, nel lavoro, dobbiamo mettere in campo una strategia, compiere delle azioni, porci degli obiettivi e una scaletta per conseguirli.

Andiamo a scuola e all’università perché sappiamo quanto conti studiare, sapere, acquisire conoscenze su tante materie. Se pratichiamo uno sport siamo coscienti di quanto allenamento, perseveranza, concentrazione, siano essenziali per raggiungere buoni risultati.

Questo significa investire su se stessi. Esattamente come tenersi informati, coltivare una rete di rapporti utili, seguire i consigli e gli stimoli di un mentore.

Cosa ti serve per investire su te stesso?

 

Fiducia: se credi in te, nelle tue potenzialità, nelle tue competenze, hai la forza di porti dei traguardi, senti di meritare un’evoluzione, affronti le sfide.

Passione: se sei sorretto dalla motivazione verso qualcosa, se ti piace quello che fai o che vorresti fare, sei animato da impegno e costanza.

Resilienza: non basta volere qualcosa, occorre resistere e reagire alle difficoltà e alle avversità.

Tutto ciò dovrebbe renderti aperto al cambiamento.

Sì, al cambiamento.

Investire su te stesso significa smettere di lamentarti e andarti a prendere quello che hai in mente là dove si trova.

A questo punto ti serve un piano. Metti in programma il tuo percorso e fai un vero piano d’azione. Cosa ci metti dentro? Un curriculum ben fatto da mandare agli indirizzi giusti, un corso di formazione, lo sviluppo di hobby e interessi, un viaggio e nuove esperienze?

Ciascuno ha il piano adatto a sé, naturalmente.

Quello che conta è averlo!

 

Stefano Pigolotti

 

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