Gestione dello stress: ti insegno a migliorarla

Ciao, sono Stefano Pigolotti e vorrei parlarti di emozioni, gestione dello stress e intelligenza emotiva. Anche se sono tre elementi apparentemente lontani, ti mostrerò come – in realtà – siano strettamente connessi tra loro e al successo personale e professionale.

Gestione dello stress, perché dipende dall’intelligenza emotiva

Il nostro cervello si nutre di emozioni: belle o brutte che siano, il pathos e la scarica di adrenalina che viene generata deve essere gestita nella maniera migliore possibile, in tutte le circostanze in cui si verificano (ma soprattutto in quelle di forte tensione e stress, poter mantenere ben saldo il proprio autocontrollo diventa una prerogativa irrinunciabile).

Dal mio punto di vista, lo starting point per poter prima riconoscere e poi incanalare positivamente le emozioni si chiama intelligenza emotiva. Non ha nulla a che vedere con la memoria o con l’attitudine al calcolo, ma è un aspetto dell’intelligenza legata alla capacità di individuare e gestire non solo sensazioni proprie ma anche quelle altrui. Fin da queste prime righe, avrai capito quanto sia un aspetto cruciale nelle relazioni personali e in quelle lavorative,  in quanto è capace di influenzare in maniera potente azioni e reazioni di ciascuno di noi.

Il meccanismo alla base dell’intelligenza emotiva è questo: maggiore è il tuo equilibrio e la tua intelligenza emotiva espressa, migliore sarà la tua gestione dello stress e, di conseguenza, anche le tue performance lavorative.

Come dominare lo stress, un esempio dal mondo sportivo

Nella mia esperienza di life coach in ambito sportivo, ho avuto la fortuna di poter lavorare con i professionisti di Moto3. Durante le giornate di preparazione alle gare, ho individuato con i ragazzi – e il team dal quale sono seguiti – quali fossero gli aspetti emotivi che potessero compromettere la riuscita della performance sportiva e ho insegnato loro a gestirli.

Il fatto sorprendente è che, nella maggior parte dei casi, gli ostacoli provenivano da paure e insicurezze personali dei piloti, piuttosto che dal timore per la preparazione del team avversario.

L’esempio dei piloti di Moto3 è emblematico per una serie di ragioni, ma la principale di queste è che per combattere lo stress in maniera efficace è fondamentale mettere a fuoco e abbattere le proprie insicurezze. Per farlo è necessaria pazienza, dedizione e l’aiuto di un life coach – ovvero un professionista della crescita personale – che ti aiuti ad esprimere le tue abilità in maniera genuina.

Cosa significa questo? Significa che quello che fa veramente la differenza sono le soft skills ovvero quelle innate in ciascuno di noi che devono essere solamente potenziate e sviluppate. Per farlo è necessario, prima di tutto, liberarsi dalle paure che bloccano quella che mi piace definire “forza consapevole”, ovvero quell’energia travolgente che è scaturita dalle emozioni vissute nella propria integrità e completezza. Una volta liberata questa cascata di emozioni, potrai non solo raggiungere i tuoi obiettivi, ma una volta raggiunta la cima della montagna, goderti il panorama da lassù. Saper godere dei risultati, riposarsi per poter cominciare la prossima avventura con slancio e determinazione è una delle caratteristiche che una persona di successo deve avere…. e tu sei disposto a lavorare su te stesso per fare centro?

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