Crescita personale, che cosa è per Stefano Pigolotti

Nella mia esperienza – prima come imprenditore, poi come personal coach – ho sentito parlare spesso di crescita personale e tutte le volte avevo l’impressione che non si riuscisse a mettere a fuoco esattamente quello che è sotteso a questo concetto.

La crescita personale, secondo me, non è un fine ma è un mezzo, un percorso il cui scopo è quello di poter vivere a pieno le proprie emozioni e godere dell’energia da essa derivata. Vediamo più nel dettaglio le sfaccettature di questo tema.

 

Cosa significa crescita personale

Come detto, la crescita personale è da intendersi come un percorso e, in quanto tale, è articolato in più fasi che si susseguono, consequenziali l’un l’altra. Per comprendere questo aspetto, ti propongo la metafora del surf. Immaginiamo che tu abbia deciso di surfare, senza sapere se hai una particolare predisposizione o meno. Adesso ti dimostrerò come imparare a stare in piedi sulla tavola e cavalcare l’onda segua gli stessi step della crescita personale:

 

  1. Farsi forza: partendo dalla metafora, si può dire che potresti tranquillamente decidere di rimanere a casa, oppure una volta arrivato sulla spiaggia, decidere di rimanere sulla terra ferma senza metterti in gioco in questa nuova avventura. Ecco che comincia la sfida: se vuoi davvero surfare devi farti forza, capire su quali abilità puoi contare e avere il coraggio di prendere in mano la tavola e metterti in mare.
  2. Fortuna, aspettare l’onda giusta: sei entrato in acqua, sei motivato e desideri veramente surfare…ma devi aspettare l’onda giusta. Nella vita reale, come nel surf,  bisogna avere pazienza e attendere che la tua capacità si incontri con l’occasione adatta.
  3. Stand Up: lo “stand up” è la fase in cui vedi l’onda che arriva e ti devi mettere in piedi sulla tavola rimanendo in equilibrio e cominciare a surfare. Per poter rimanere sulla cresta dell’onda servono coordinamento, equilibrio, concentrazione e soprattutto determinazione.

 

Il ruolo della crescita personale in tutto questo è fondamentale perché è quell’insieme di limiti superati, paure messe da parte, forza e determinazione che ti hanno permesso di metterti in piedi – finalmente – sulla tavola e cavalcare l’onda che tanto aspettavi.

 

Cosa succede se perdi l’onda: la perseveranza

Accade, spesso, che la vita possa metterci di fronte a situazioni difficili che possono essere superate solo con grandi sforzi e sacrifici. Saper ricominciare da zero e rimettersi in gioco fa parte, anche questo della crescita personale: del resto, il self empowerment si vede soprattutto nei momenti di difficoltà, durante i quali viene messa alla prova la propria perseveranza.

 

Come ho scritto nel mio libro – Il tuo destino è sbocciare – “La perseveranza è quella virtù dinamica che oltrepassa la passività della speranza. È la capacità di tramutare i sogni e le attese in realtà: un commutatore di visioni»

Imparando a coltivare questa virtù potrai superare il timore del fallimento e rimetterti in mare per cercare di nuovo la tua onda e provare a surfare, più forte di prima.

 

Quale è il fine della crescita personale?

A questo punto potrai dire “Tutto bellissimo Stefano, ma a cosa mi serve tutto questo?”. La risposta è molto semplice: il percorso di crescita personale ha come scopo quello di permetterti di fiorire, sprigionando la tua forza consapevole. Si tratta di quella scarica di energia che proviene dalle emozioni vissute in maniera completa, quella sensazione di invincibilità generata dall’amore per te stesso, dalle tue attitudini innate (e anche di quelli che ancora non conosci pienamente) e dalle esperienze che ti hanno plasmato. La forza consapevole non si accende o spegne con un interruttore, perché una volta che l’avrai conquistata non ti porrai più limiti.

 

Stefano Pigolotti

 

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