Solitamente si parla di networking alludendo alla rete di relazioni significative che andiamo a creare per migliorare le nostre occasioni professionali o per allacciare collaborazioni produttive.
In realtà il significato originario è legato al processo che mettiamo in atto per incontrare e comunicare con tante persone e ottenerne informazioni o input utili.
Naturalmente, visto che viviamo l’epoca digitale, facciamo networking anche in rete dove possiamo allacciare una serie enorme di contatti e cogliere un numero impressionante di notizie, tendenze, opinioni, dati.
Sostanzialmente fare networking vuol dire intrattenere rapporti, attivare scambi e confronti, attingere informazioni, alimentare connessioni tra persone. Questo porta conseguenzialmente ad aumentare le nostre opportunità di conoscenza e di crescita. Questo attiva i processi di collaborazione, innesca interazioni umane e professionali, accende o potenzia possibilità imprenditoriali o creative.
Dare e ricevere continuamente nutrimento!
In effetti ad alimentare i nostri percorsi intervengono gli stimoli altrui, il loro bagaglio di competenze, le loro esperienze. Questo accade nel mondo reale e in quello virtuale.
Su quali principi fondiamo un buon networking?
1)sulla curiosità, sull’intraprendenza, sull’apertura che ci fanno dialogare, ascoltare, captare. Percepiamo ciò che ci interessa, recepiamo ciò che è adeguato ai nostri bisogni.
2)sulla reciprocità. Qualsiasi buona relazione si basa sulla disponibilità a dare, oltre che a ricevere. Non è soltanto una regola di correttezza, è pure la più forte arma di appeal che abbiamo: quanto più ci rendiamo utili tanto più aumentiamo le probabilità di trovare la generosità altrui.
3)sull’orientamento alla qualità. Ciò non significa scegliere solo persone che riteniamo importanti o che nell’immediatezza rispondono a qualche nostro obiettivo ma badare sempre alla qualità della relazione. Non facciamo networking con un appuntamento, lo facciamo mantenendo quel rapporto nel tempo, prestandogli le giuste attenzioni.
Come fare networking?
Spesso si parla di networking immaginando formule organizzate, incontri programmati, luoghi deputati all’attività di interrelazione. Fermi restando i principi che abbiamo accennato, sono invece perfette a fare networking tutte le circostanze. L’aperitivo informale al bar può presentarci qualcuno molto interessante per noi. Altrettanto si può verificare con un vicino di casa o con il classico amico dell’amico che incrociamo durante una vacanza.
Lottiamo ogni giorno contro il tempo, è vero, ma ogni qualvolta ci è possibile dobbiamo dedicarci al networking, in forma libera o strutturata che sia. E ovviamente dobbiamo poi trovare il tempo di coltivare la connessione, esattamente come facciamo sui social.
Facciamo networking con la conversazione, con la condivisione di eventi, con un piccolo o grande scambio di idee. Ma lo facciamo innanzi tutto con la nostra autentica partecipazione!
Perché fare networking?
Facciamo networking perché l’interazione è una fonte inesauribile di chance e ci consente sempre di aggiungere qualche tassello in più al nostro bagaglio.
Facciamo networking perché siamo animali sociali e necessitiamo degli altri.
Facciamo networking perché oggi più che mai soli costruiamo e realizziamo ben poco. Gli altri possono offrirci ciò che ci manca o permetterci di sviluppare ciò che abbiamo. Dalle intese e dalle cooperazioni positive nascono grandi cose.
Facciamo networking perché la nostra evoluzione passa anche da ciò che possiamo apprendere dagli altri.
Stefano Pigolotti