Chi è responsabile delle tue emozioni?

Si parla spesso di difficoltà di relazione con le proprie emozioni, in pratica poi alludiamo più che altro a quelle che valutiamo spiacevoli.

Trovi sempre qualcuno che ti fa arrabbiare, che ti procura dolore o tristezza, che ti delude?

C’è sempre qualcuno che determina le tue emozioni, come se ne fosse il padrone?

In realtà l’unico responsabile delle tue emozioni sei tu.

Averne la responsabilità non significa averne “colpa”, sia chiaro. Si tratta invece di averne la gestione, il controllo. Essere responsabili dei propri giorni significa anche questo. Non solo farsi carico delle proprie azioni o omissioni ma anche dei propri pensieri e dei propri sentimenti. Significa innanzi tutto accettare, la rabbia, la paura, il fastidio, la gelosia.

Sono stati d’animo umani. E solo riconoscendoli e accettandoli puoi pensare di prendertene cura e di governali.

Imparare a gestire le emozioni fa parte del tuo percorso di crescita e benessere personale.

È opportuno però chiarire bene che gestire non significa reprimere. Vuol dire guardare e cercare dentro di sé, cosa scatena quelle emozioni e perché, come prenderne le redini.

Le nostre emozioni non derivano dalle persone intorno a noi, da ciò che ci accade, dalle esperienze che facciamo, ma dalla nostra risposta, dal modo in cui ci poniamo, le prendiamo, le giudichiamo.

Non sono da demonizzare. Sono importanti, importantissime. Attraverso le emozioni aumenti la conoscenza di te. Del resto soffocare le emozioni negative rischia di spegnere anche quelle positive e quindi toglie intensità e autenticità alla vita stessa.

Diventa consapevole, delle tue emozioni.

Ci sono emozioni che puoi manifestare. Ci sono emozioni più che naturali e giustificabili: tutti abbiamo giuste ragioni di risentimento o di ira. Ci sono emozioni che è bene lasciar liberamente esplodere. Quello che conta è averne consapevolezza. Abbiamo il diritto di provarle o di volerle esprimerle ovvero ne siamo responsabili.

Questo vuol dire non essere in balia degli altri, non dipendere da tutto ciò che accade, percepire ed elaborare i propri stati d’animo, appropriarsi delle proprie reazioni.

Allora la responsabilità emotiva che conquisti e ti assumi è il punto di partenza per lavorarci, sulle tue emozioni. Per capire quali puoi smussare e contenere, quali fanno parte della vita che vuoi, quali sono positive e quali sono negative, quali puoi trasformare in impulsi utili.

Può essere un processo lungo e difficile.

Magari perché sei abituato a identificare la responsabilità come un peso. Puoi invece tranquillamente considerarla, al contrario, liberatoria. Smetti di essere succube di tutto e tutti. Prendi in mano la tua vita e le tue emozioni. Lasci che gli altri vivano le proprie e sviluppi empatia. Oltre a diventare più sereno e autonomo, comunicherai molto meglio.

Forse Stefano Pigolotti ha una formula per raggiungere la responsabilità emotiva?

Non esistono formule, in verità. Esiste innanzi tutto l’ascolto di sé e quindi gradualmente il riconoscimento delle ragioni delle emozioni e della necessità e bontà di un dialogo con loro.

Sì, invece di negarle è essenziale accoglierle. Accoglierle per poterle poi elaborare e trasformare.

L’unica ferma convinzione del Pigolotti pensiero è che tutte le emozioni sono utili. Anzi, indispensabili. Non potremmo vivere, senza emozioni. Sono il nostro ponte con l’ambiente, con gli altri, con le vicende di ogni giorno. Ci raccontano come stiamo, come viviamo un certo contesto, cosa possiamo fare per stare meglio, da cosa dobbiamo difenderci e quali dimensioni ci aiutano, ci soddisfano, ci regalano benessere. Ci fanno interagire in maniera più profonda con le persone, ci danno una marea di informazioni e spiegazioni sugli eventi della vita.

Affinare la tua intelligenza emotiva, acquisire la responsabilità delle tue emozioni è dunque un passaggio di grande crescita e di straordinaria potenzialità per tutto ciò che sei e fai, in ogni ambito dell’esistenza.

Non devi identificarti, con le emozioni. Le provi, puoi confrontarti con loro, puoi imparare a non esserne dominato. Qual è quindi la prima cosa da fare subito per migliorare il rapporto con le tue emozioni e iniziare a prendertene la responsabilità?

Concederti il tempo di ascoltarti e ascoltarle.

 

Stefano Pigolotti

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