Che cosa è la resilienza?

Quando sento parlare di resilienza, noto sempre una grande confusione e sovrapposizione di concetti che porta a ridurre questo termine così ricco di significato e implicazioni, alla pura capacità di rialzarsi. Secondo me invece, questo tema così ampio e ben presente nella nostra cultura fin dai tempi più remoti, parte dalla capacità di assorbire i colpi senza spezzarsi.

 

Infatti, nell’ambito metallurgico, il termine resilienza implica quella specifica proprietà dei metalli di non spezzarsi di fronte agli urti. Ed è proprio da qui che voglio cominciare a raccontarti che cosa sia la resilienza secondo me, Stefano Pigolotti.

 

Che cosa è la resilienza

La parola resilienza proviene dal verbo latino resalio, che significa appunto risalire. Il primo significato è quello inerente ai marinai che devono risalire sulla barca dopo che questa è stata capovolta dalle onde del mare in tempesta. Insomma, il resiliente è colui che alimenta la propria forza nei momenti di difficoltà.

 

Del resto è inevitabile che – presto o tardi – la vita ci ponga di fronte delle avversità e, incurante dei nostri progetti e ambizioni future, scagli su di noi un vero e proprio uragano che ci potrebbe perfino distruggere, riducendoci ad un mucchio di cocci rotti.

Ecco che entra in gioco la vera resilienza, ovvero la capacità di alimentare la nostra voglia di risalire la china nonostante le difficoltà che la vita ci ha posto di fronte: rialzarsi dopo un brutto colpo (a prescindere dall’ambito di appartenenza, da un licenziamento dal posto di lavoro ad un divorzio da quella che pensavi essere la tua immagine gemella), ti permetterà di tornare più forte di prima.

 

A questo punto mi dirai: Stefano, ma come faccio a passare sopra alla sofferenza che ho provato?

Caro amico, non devi passarci sopra ma devi renderla parte integrante di te. Hai presente il Kintsugi? Si tratta di un’arte giapponese che prevedere il restauro di oggetti rotti con l’oro (o un qualsiasi materiale prezioso): la filosofia sottesa a questa arte implica non solo unire i pezzi di un vaso rotto, ma mettere in risalto che un tempo è andato in mille pezzi e che oggi, è tornato integro e ancora più bello. Tu devi fare lo stesso con la tua essenza: accogli le difficoltà come occasione di rinascita; non nascondere le tue cicatrici, ma falle vedere con orgoglio!

 

Come coltivare la resilienza

Meucci, prima di inventare il telefono, ha fallito mille volte. Steve Jobs nel 1981 lanciò il computer Apple III: fu un disastro. J.K. Rowling – la mamma di Harry Potter – è stata licenziata perché inadatta al lavoro.

 

Cosa hanno in comune questi tre personaggi che appartengono a settori e periodi differenti? Non si sono arresi e hanno utilizzato quelle che apparentemente potevano sembrare disgrazie per coltivare la resilienza, costruendo un vero e proprio impero sui “nonostante”. Ecco cosa ho imparato da questi personaggi:

  1. Gli ostacoli sono occasioni di crescita personale: siamo sicuri che se L.K. Rowling non fosse stata licenziata, avrebbe comunque trovato la motivazione in sé stessa per comporre uno dei best seller più amati di sempre?
  2. Essere flessibile come un bambù: avere la capacità di sapersi adattare anche nelle situazioni di incertezze, senza spezzarsi ma piegandosi in maniera sinuosa come un bambù ti permetterà di alimentare la tua resilienza in modo concreto e duraturo. Se Steve Jobs non avesse fallito con Apple III, sarebbe arrivato a disegnare e programmare i laptop?
  3. Accetta il dolore: non opporti alle avversità della vita, ma comprendi profondamente il dolore che proviene da essere e riparti dall’energia che ti trasmettono gli eventi per darti la spinta verso la tua prossima conquista. Meucci, in fondo, ha pensato di costruire il primo telefono per poter comunicare con la propria moglie che era inferma al secondo piano della casa.

 

Adesso che hai quasi tutti gli ingredienti per coltivare la tua resilienza, non ti resta che metterti alla prova: trasforma le tue fragilità in punti di forza e vedrai che, non appena avrai compiuto i primi passi, troverai un’energia straordinaria dentro di te!

Stefano Pigolotti

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